Illustrazione per l’omonimo libro di Francesco Pelosi (Odoya, 2024).
Alan Moore, il più celebrato e influente sceneggiatore di comics americani (creatore, tra gli altri, di Watchmen, V for Vendetta e Batman: The Killing Joke), quando ha compiuto quarant’anni si è autodichiarato mago. Da quel momento le sue opere, pregne di concetti magici e filosofici, teorie spaziotemporali, eternalismo e metanarrazione, lo hanno portato alla definizione del concetto di Idea-Spazio, il luogo dove vive l’immaginazione. Con From Hell, prende in esame i delitti di Jack Lo Squartatore. Alla base dell’opera stanno le idee su spaziotempo e quarta dimensione di Charles Hinton e Albert Einstein attraverso la sintesi compiuta dal “matematico pop” Rudy Rucker. In seguito Moore si allontana dal fumetto mainstream e lavora a progetti indipendenti in cui si evidenzia il suo desiderio di raccontare la realtà attraverso il mondo dell’immaginazione (Lo specchio dell’amore e Un piccolo omicidio). Ma è con Supreme che si arriva al centro della Mappaterra, il punto da cui cominciano tutte le strade successive. E con La Lega degli Straordinari Gentlemen crea un universo coerente utilizzando tutti i protagonisti della letteratura fantastica del XIX e XX secolo. Cominciata come un divertissement di grande impatto sul pubblico e proseguita poi per vent’anni, l’opera si è infine rivelata una critica spietata al concetto di superumano machista e un inno al femminino. Una visione originale e coerente che rilegge tutte le fasi e le opere di Alan Moore, da Promethea a Providence, da Un disturbo del linguaggio al monumentale Jerusalem. Francesco Pelosi racconta così l’esperienza rivoluzionaria di uno scrittore per cui il linguaggio è magia e le cui idee hanno davvero trasformato il mondo.